• Identità digitale

    Desktop telematico: come creare una nuova utenza di lavoro

    L'applicazione Desktop Telematico dell'agenzia delle entrate è un "contenitore" destinato ad accogliere le applicazioni per: 

    • il controllo,
    • l’autenticazione
    • l’invio

    dei file.

    “Entratel”, “FileInternet” ed i vari moduli di controllo sono le applicazioni che si possono installare all'interno del Desktop Telematico che provvede a gestirne gli aggiornamenti in modo automatico. 

    Con il “Desktop Telematico” vengono accolte al suo interno le varie applicazioni installate dall’utente sulla propria postazione di lavoro.

    Desktop telematico: i passaggi da seguire per una nuova utenza di lavoro

    Dopo aver avviato il “Desktop Telematico” la prima operazione da effettuare è quella di creare una specifica utenza di lavoro ovvero definire, per ogni utente che deve operare sulla stessa postazione, una propria area di lavoro a cui si accede attraverso la scelta di un nome utente e di una password.

    In particolare, in fase di attivazione dell’applicazione “Desktop Telematico”, viene presentata una finestra di “Login” che consente di effettuare le seguenti operazioni: 

    • creare un nuovo utente;
    • modificare la password di sicurezza; 
    • effettuare l’accesso all’applicazione; 
    • eliminare un utente precedentemente inserito;
    • annullare l’operazione che si sta effettuando, chiudendo l’applicazione. 

    Al primo accesso al desktop telematico l’utente deve definire la propria utenza attraverso la selezione della voce “Nuovo utente” e indicando  tutti i dati richiesti.

    Nella finestra di configurazione occorre specificare i seguenti dati:

    • nome utente, ovvero l’identificativo dell’utente che deve operare nell’ambito dell’applicazione “Desktop Telematico”. Tale identificativo può essere liberamente scelto dall’utente, tuttavia la stringa può contenere solo numeri, lettere non accentate ed i caratteri speciali “-” (trattino) e “_” (trattino basso); 
    • password di sicurezza con una lunghezza minima di 8 caratteri e massima di 15 caratteri e contenente solo numeri, lettere non accentate ed i caratteri speciali “-”(trattino) e “_” (trattino basso);
    • conferma password di sicurezza. Tale password deve coincidere con quanto indicato alla voce “Password”;
    • area di lavoro utente, ovvero il percorso dell’area di lavoro dell’utente su cui sarà creata la struttura di cartelle di ciascuna applicazione che verrà installata successivamente all’interno dell’applicazione “Desktop Telematico”.

    Una volta configurato il primo accesso all’applicazione “Desktop Telematico”, ogni qual volta l’utente attiva l’applicazione viene evidenziata una finestra di “Login” mediante la quale è possibile effettuare l’accesso alle funzionalità dell’applicazione stessa. 

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  • Identità digitale

    INAD: adottate le linee guida per l’indice nazionale dei domicili digitali

    Con Comunicato dell'Agenzia per l'Italia Digitale, pubblicato in GU Serie Generale n. 230 del 25 settembre 2021, si informa che con Determina n. 529 del 15 settembre 2021 sono adottate le Linee guida sull'Indice nazionale dei domicili digitali:

    • delle persone fisiche
    • dei professionisti e degli altri enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione in albi, elenchi o registri professionali o nel registro imprese (di cui all'art 6-quater del CAD Codice Amministrazione Digitale)

    In particolare le Linee guida, emesse ai  sensi  dell'art.  71 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e della determina AgID n. 160 del 2018 definiscono:

    • le regole e le funzionalità disponibili per:
      • l'elezione, 
      • la  modifica 
      • la cancellazione del domicilio digitale nell'elenco INAD
    • da parte delle persone fisiche, dei professionisti e degli altri enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione in albi, elenchi o registri professionali o nel registro delle imprese.

    L'indice nazionale dei domicili digitali o INAD è realizzato e gestito dall’AgID (di seguito anche “Gestore INAD”) che vi provvede avvalendosi di InfoCamere S.c.p.A. quale struttura informatica delle Camere di commercio già deputata alla gestione dell’indice nazionale dei domicili digitali dei professionisti e delle imprese di cui all’articolo 6-bis del CAD (di seguito INI-PEC). 

    Che cosa è l'INAD

    L’INAD è l’elenco pubblico contenente i domicili digitali, eletti ai sensi dell’articolo 3-bis, commi 1-bis e 1-ter del CAD dalle persone fisiche nonché dai professionisti e dagli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi, elenchi o registri professionali o nel registro delle imprese.

    Il domicilio digitale è l’indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata PEC o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato, come definito dal Regolamento eIDAS, valido ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera n-ter del CAD. 

    Possono eleggere il proprio domicilio digitale mediante registrazione nell’INAD: 

    a) le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e che abbiano la capacità di agire; 

    b) i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013 (di seguito Professionisti); 

    c) gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC di seguito Enti. 

    Fino all’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui all’articolo 3-bis, comma 3-bis del CAD, resta ferma in capo al titolare del domicilio digitale eletto la facoltà di chiederne la cessazione, salvo nell’ipotesi nel prosieguo evidenziata ai sensi dell’art. 6-quater, comma 2 del CAD.

    L'INAD rende disponibile a chiunque:

    • gli indirizzi costituenti i domicili digitali dei soggetti che li hanno eletti;
    • le funzioni necessarie per la gestione del proprio domicilio digitale; 
    • le funzioni necessarie per la gestione del domicilio digitale nel caso di decesso del titolare dello stesso ovvero nel caso di estinzione dell’Ente ai sensi dell’articolo 27 c.c.; 
    • le funzioni necessarie per la gestione del domicilio digitale nel caso di impossibilità sopravvenuta del titolare di avvalersi dello stesso; 
    • le istruzioni per accedere all’assistenza. 

    Registrarsi all'INAD

    Le persone fisiche, i professionisti e gli enti di cui sopra che intendono eleggere il proprio domicilio digitale, devono preventivamente registrarsi all’INAD accedendo tramite il relativo portale web e identificandosi mediante uno dei seguenti strumenti: 

    • il sistema pubblico di identità digitale (SPID) di livello almeno significativo; 
    • la carta d’identità elettronica (CIE)
    • la carta nazionale dei servizi (CNS)  

    La consultazione online dell’INAD

    La consultazione dell'INAD sul web è consentita a chiunque senza necessità di autenticazione. 

    L’accesso ai dati contenuti nell’INAD avviene attraverso l’uso di uno dei seguenti parametri di ricerca: 

    • codice fiscale: consente di ottenere il domicilio digitale ad esso corrispondente al momento della consultazione e, in caso di domicilio digitale eletto in qualità di Professionista, anche l’attività professionale esercitata, in una scheda di dettaglio; 
    • domicilio digitale, codice fiscale e data: consentono di verificare se, alla data indicata, il domicilio digitale era associato al codice fiscale indicato.
    Allegati:
  • Identità digitale

    Spid professionale: guida allo Spid per imprese e professionisti

    Dal 1 ottobre tutti i privati cittadini dovranno accedere a servizi online:

    • dell’Agenzia delle Entrate 
    • di Agenzia entrate-Riscossione 

    solo con:

    • Spid, 
    • Cie (Carta di identità elettronica) 
    • Cns (Carta nazionale dei servizi). 

    Leggi Spid, CIE, Cns: dal 1 ottobre per accesso ai servizi on line di Entrate e Riscossione

    Questo non vale invece per i professionisti e imprese per i quali le credenziali: 

    • Fisconline, 
    • Entratel o Sister, 

    continueranno ad essere rilasciate alle persone fisiche titolari di partita Iva e alle persone giuridiche (PNF) anche dopo il 1° ottobre 2021. 

    Le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle entrate (Entratel o Fisconline) saranno ancora valide per imprese e professionisti e con un apposito decreto attuativo verranno poi stabilite le regole per queste categorie di utenti.

    Leggi anche Commercialisti: i servizi on line dell'Agenzia della riscossione

    Ricordiamo che per ottenere Spid basta aver compiuto 18 anni ed avere : 

    • un documento di riconoscimento, 
    • la tessera sanitaria con codice fiscale, 
    • un indirizzo e-mail valido 
    • un numero di telefono. 

    Inoltre bisogna registrarsi, a scelta, sul sito di uno dei 9 gestori di identità digitale accreditati dall'AGID (Agenzia Italia Digitale) e in particolare sul sito di: 

    Aruba PEC, In.Te.S.A., InfoCert, Lepida, Namirial, Poste italiane (rilascia PosteID abilitato SPID), Register, Sielte, TI Trust Technologies e seguire i vari step.

    Che cosa è lo SPID professionale

    Lo SPID Professionale è la soluzione dedicata:

    • ai professionisti 
    • e alle imprese 

    che hanno la necessità di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, e ad altri servizi essenziali aderenti al circuito SPID, per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

    Esistono due tipi di spid professionale:

    • Spid professionale per le persone fisiche
    • Spid professionale per le persone giuridiche

    Lo spid ad uso Professionale consente di accedere a tutti i servizi della PA che richiedono espressamente un accesso con SPID Professionale, 

    • ma nel caso dello spid professionale per persone fisiche non preclude l’accesso a tutti i servizi di tipo Personale.

    Tale tipologia di spid occorre alle organizzazioni che vogliono chiedere ai propri collaboratori di dotarsi di una identità SPID per scopi lavorativi e accedere ai servizi abilitati, evitando agli stessi l’utilizzo in contesti professionali di uno strumento (SPID Personale) pensato per un uso privato.

    Lo SPID Professionale consente a chi lo utilizza un’autenticazione univoca e sicura poiché contiene informazioni sulla persona fisica, qualificandone un utilizzo professionale.

    Non contiene nessuna informazione sull’entità giuridica, quindi per la sua attivazione non serve nessuna certificazione societaria (es. visura camerale), consentendo una procedura snella e tempistiche di rilascio veloci.

    Attenzione va prestata al fatto che a seconda del gestore spid scelto dall'impresa o dal professionista ci saranno:

    • dei costi di acquisto dello spid per uso professionale
    • e delle modalità di identificazione possibili

    Secondo le Linee Guida dell'Agid per il rilascio dello spid professionale, vediamo le regole di rilascio da seguire per i gestori:

    • per l’identità digitale uso professionale della persona fisica, il gestore dell’identità deve  verificare  l’identità  personale  della persona  fisica  richiedente La  verifica  dell’identità  è assolvibile anche attraverso un servizio in rete accessibile con l’uso di identità digitale SPID della medesima persona fisica, a condizione che le credenziali utilizzate per l’autenticazione siano state rilasciate dallo stesso IdP al quale vengono richieste le credenziali per uso professionale e siano di livello pari o superiore a quelle richieste;
    • per  l’identità digitale uso professionale per la persona giuridica il gestore dell’identità deve: 
    • a) verificare l’identità personale della persona fisica richiedente; 
    • b) verificare  che  il  richiedente  abbia  titolo  per  richiedere  l’identità  digitale  per  la  persona giuridica.

    Spid per uso professionale, dove richiederlo

    Secondo quanto riportato sul sito dell'Agid Agenzia per l'Italia Digitale alla data del 21 agosto 2021 i Gestori di Identità Digitale che forniscono l'identità digitale SPID per uso professionale sono:

    • Namirial (identità digitale uso professionale della persona fisica)
    • Register 
    • InfoCert (identità digitale uso professionale della persona fisica)
    • Poste Italiane (identità digitale uso professionale della persona fisica)
  • Identità digitale

    Identità SPID professionale: dal 3 agosto possibile usarla per il Portale Unico Dogane

    Con Nota n. 16787 dell’11 agosto 2021 ADM Agenzie delle dogane e dei monopoli comunica che ha ampliato i canali e le modalità di autenticazione degli utenti sul Portale istituzionale dell’Agenzia (PUDM – Portale Unico Dogane Monopoli www.adm.gov.it.)), consentendo l’accesso, dal 3 agosto 2021, anche tramite l’identità SPID di tipo professionale, e assicurando quindi la “full compliance” al quadro giuridico stabilito a livello nazionale da AgiID. 

    Infatti, specifica la nota in oggetto, con la pubblicazione delle “Linee guida per il rilascio delle identità digitali per uso professionale” da parte di AGID – emanate ai sensi dell’art. 71 del CAD con la Determina AgID n. 318/2019 – SPID diventa uno strumento che consente alle pubbliche amministrazioni e ai privati di verificare l’appartenenza di una persona fisica ad un’organizzazione e/o la sua qualità di professionista. 

    Per gli utenti con necessità di avere maggiori informazioni si consiglia di visitare il seguente indirizzo: https://www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid

    Per approfondimenti sullo SPID leggi anche SPID: cos'è, come si ottiene, a cosa serve

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