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Carta cultura giovani e carta del merito: pubblicate le regole
Pubblicato in GU n. 12 del 16 gennaio il Decreto Ministeriale n 225 del 29.12.2023 con le regole attuative delle carte cultura e del merito.
Bonus cultura diciottenni: va in soffitta
E' andato in soffitta il bonus cultura diciottenni ed arrivano le due nuove carte riservate ai giovani previste dalla Legge di Bilancio 2023. Nel dettaglio, si sostituisce la Carta elettronica legata al bonus cultura ai giovani (c.d. “18app”) con due nuovi strumenti:
- a) la Carta della cultura Giovani,
- b) la Carta del merito.
Le due Carte sono cumulabili e sono concesse nel rispetto del limite massimo di spesa di 190 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024.
Ricordiamo inoltre: il sito di riferimento e il fatto che per i nati nel 2004, nulla cambia rispetto al vecchio Bonus Cultura 18app. Tali soggetti hanno richiesto il bonus di 500 euro entro il 31 ottobre 2023 e possono utilizzarlo entro il 30 aprile 2024. Leggi anche Bonus cultura 18enni: novità dalla legge di bilancio 2023
Le novità riguardano esclusivamente coloro che hanno compiuto 18 anni dal 1° gennaio 2023, ossia i nati nel 2005, che possono usufruire dei nuovi bonus a partire dal 2024.
Si stabilisce che le somme assegnate con le Carte non costituiscono reddito imponibile del beneficiario e non rilevano ai fini del computo del valore dell’ISEE.
Carta cultura giovani 2024: che cos'è
La Carta della cultura Giovani, è destinata
- a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità,
- appartenenti a nuclei familiari con indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 35.000 euro,
- assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età.
Carta del merito 2024: che cos'è
La Carta del merito, è destinata:
- ai soggetti che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati con una votazione di almeno 100 centesimi,
- assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma.
Si prevede espressamente che tale Carta sia cumulabile con la «Carta della cultura Giovani»
Carta del merito e carta cultura 2024: quanto valgono e come si attivano
Il valore nominale di ciascuna Carta è pari all'importo di 500 euro, che non costituisce reddito imponibile del beneficiario né rileva ai fini del computo del valore dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Ciascuna Carta è generata attraverso una piattaforma informatica, utilizzabile tramite accesso alla rete Internet, nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali.
La piattaforma richiede la registrazione dei beneficiari di ciascuna Carta, secondo le modalità previste.Attenzione al fatto che la registrazione è consentita, relativamente:
- alla Carta della cultura Giovani, dal 31 gennaio al 30 giugno dell'anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età
- alla Carta del merito, dal 31 gennaio al 30 giugno dell'anno successivo al conseguimento del diploma finale.
La piattaforma prevede la generazione, nell'area riservata di ciascun beneficiario registrato, di buoni di spesa elettronici, con codice identificativo, associati all'acquisto di uno dei beni o servizi consentiti dall'articolo 1, comma 357, della legge n. 234 del 2021, come sostituito dall'articolo 1, comma 630, lettera a), della legge 29 dicembre 2022, n. 197.
Carta del merito e carta cultura 2024: cosa ci compro
Le Carte sono attribuite a ciascun soggetto beneficiario registrato, per un importo pari a 500 euro ciascuna, per l'acquisto di:
- a) biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo;
- b) libri;
- c) abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale;
- d) musica registrata;
- e) prodotti dell'editoria audiovisiva;
- f) titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
- g) corsi di musica;
- h) corsi di teatro;
- i) corsi di danza;
- l) corsi di lingua straniera.
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Ritardo pagamenti transazioni commerciali: il tasso valido per il 1° semestre 2024
Pubblicato in GU n.12 del 16.01.2024 il comunicato del Ministero dell'Economia e delle Finanze con il saggio degli interessi da applicare a favore del creditore nei casi di ritardo nei pagamenti nelle transazioni commerciali, pari al 4,50% per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2024.
Ricordiamo che ai sensi dell'art. 5 del Dlgs n. 231/2002 "Gli interessi moratori sono determinati nella misura degli interessi legali di mora. Nelle transazioni commerciali tra imprese è consentito alle parti di concordare un tasso di interesse diverso, nei limiti previsti dall'articolo 7."
Il tasso di riferimento è così determinato:
- per il primo semestre dell'anno cui si riferisce il ritardo, è quello in vigore il 1° gennaio di quell'anno;
- per il secondo semestre dell'anno cui si riferisce il ritardo, è quello in vigore il 1° luglio di quell'anno.
A tal fine il comunicato di cui si tratta informa del fatto che ai sensi dell'art. 5 del decreto legislativo n. 231/2002, come modificato dalla lettera e) del comma 1 dell'art. 1 del decreto legislativo n. 192/2012, per il periodo 1° gennaio – 30 giugno 2024 il tasso di riferimento sale al 4,50% (per il periodo precedente, dal 1° lugio 2023 al 31 dicembre 2023 era fissato nella misura del 4%).
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Pagamenti con F24: possibile utilizzo di PagoPA
Con il Decreto Legislativo Semplificazioni adempimenti tributari pubblicato in GU n 9 del12 gennaio, tra le novità per i pagamenti si prevede:
- la possibilità di addebito in conto dell'I24 con scadenze future,
- il pagamento del F24 con PagoPA,
Semplificazioni Pagamenti con F24: cosa prevede la Riforma Fiscale
Il Decreto legislativo sulle semplificazioni prevede che:
- per i versamenti ricorrenti, rateizzati e predeterminati,
- di imposte, contributi e altre somme cui si applica la disciplina dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, effettuati attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle entrate,
- il contribuente o l'intermediario autorizzato può disporre in via preventiva l'addebito di somme dovute per scadenze future,
- su un conto aperto presso un intermediario della riscossione convenzionato con la stessa Agenzia.
I criteri e le modalità applicative di questa novità verranno disciplinati con successivo provvedimento delle Entrate
Inoltre, si prevede il pagamento delle somme dovute con modello F24 mediante PagoPA.
Nel dettaglio, per i versamenti di imposte, contributi e altre somme cui si applica la disciplina dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, il contribuente può utilizzare anche gli strumenti di pagamento offerti dalla piattaforma di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Con uno o più provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate, sentito il MEF, saranno definite le modalità e i termini per l'attuazione, anche progressiva, del presente articolo.
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Pedaggi autostradali: gli aumenti 2024
Il MIT con un comunicato pubblicato sul proprio sito informa delle nuove tariffe autostradali in vigore dal 1 gennaio.
Nel dettaglio, il decreto interministeriale Mit e Mef ha stabilito gli adeguamenti dei pedaggi sulle autostrade italiane dal 1 gennaio 2024 in base a quanto previsto dal Decreto Milleproroghe.
Pedaggi autostradali: novità 2024
Il decreto Milleprorghe, in merito ai trasporti:
- ha differito al 30 marzo 2024 il termine per la presentazione, da parte delle società concessionarie per le quali è intervenuta la scadenza del periodo regolatorio quinquennale, delle proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari (PEF) predisposti in conformità alle delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti e alle disposizioni emanate dal concedente
- e ha prorogato, al 31 dicembre 2024, il termine per il perfezionamento dell’aggiornamento dei piani economici finanziari dei concessionari autostradali.
In attesa degli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3 per cento, corrispondente all’indice d’inflazione (NADEF) per l’anno 2024, con decreto interpministeriale MEF/MIT.
Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei PEF.
Pedaggi autostradali: gli aumenti 2024
Il MIT nello stesso comunicato ha specificato che sulla rete di competenza di Autostrade per l’Italia, che conta circa 2.800 km di estensione, la variazione riconosciuta è stata del 1,51%, ampiamente inferiore al tasso d’inflazione corrente.
Ecco il prospetto delle variazioni riconosciute sulle tratte autostradali in concessione in vigore dal 1 gennaio.
Società
Situazione convenzionale
Var. % applicabile
Ativa
Concessione scaduta
0,00
Autostrade per l’Italia
Periodo regolatorio vigente
1,51
Autobrennero
Concessione scaduta
0,00
Brescia Padova
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Autovia Padana
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Salt – T. Autocisa (A15)
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Fiori – Tronco A10
Concessione scaduta
0,00
Autostrade Siciliane
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Alto Adriatico
Periodo regolatorio vigente
0,00
Serravalle Milano
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Tangenziale di Napoli
Periodo regolatorio vigente
0,76
Rav
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Salt (Ligure Toscano)
Concessione scaduta
0,00
Sat
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Salerno- Pompei -Napoli A3
Periodo regolatorio vigente
1,86
Satap – Tronco A4
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Satap – Tronco A21
Concessione scaduta
0,00
Sav
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Sitaf
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Fiori – Tronco A6
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Cav
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Strada dei Parchi
Subentro concessionario
0,00
Asti-Cuneo
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
Pedemontana Lombarda
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30
TEEM
Periodo regolatorio vigente
2,30
Brebemi
Aggiornamento P.E.F. in corso
2,30